8° SALONE INTERNAZIONALE DEI COMICS E DEL CINEMA DI ANIMAZIONE
LUCCA 8, 1972
MOSTRE: 29 OTTOBRE - 15 NOVEMBRE
INCONTRI ANIMAZIONE: 29-31 OTTOBRE
INCONTRI COMICS: 2-4 NOVEMBRE

Comitato direttivo
Luigi Volpicelli (presidente onorario), Ernesto G.Laura (presidente), Rinaldo Traini (direttore), Rino Albertarelli, Claudio Bertieri, Orio Caldiron, Romano Calisi, Mario Marchetti, Sergio Trinchero, Piero Zanotto

Comitato promotore
Rino Albertarelli, Francisco de la Fuente, Luis Gasca, Vera Horvat-Pintaric, Mario Marchetti, Giovanni Martinelli, Claude Moliterni, David Pascal, Evelina Tarroni

Editoriale
"Verso la multimedialità"
Quest'anno la manifestazione lucchese acquisisce definitivamente un nuovo settore, quello del cinema di animazione. Negli anni passati, a fianco dei comics, esso aveva svolto un ruolo rilevante, tanto che alcuni gelosi custodi dei fumetti ne avevano rilevato la presenza fin troppo massiccia. L'infittirsi dei rapporti produzionali, tra cinema, televisione e comics ha fatto superare interessi strettamente settoriali per intraprendere un discorso estremamente aperto sui vari aspetti del "cartooning". Era dunque inevitabile, anzi prevedibile, che il cinema di animazione trovasse una definitiva collocazione a Lucca, con una propria struttura, non estranea all'insieme delle proposte culturali preesistenti e nemmeno competitiva rispetto ad iniziative ormai stabilmente acquisite. Il Salone, fin dalle sue prime edizioni, indagando il fenomeno, ha sempre equilibrato i propri interessi tra il passato e la realtà contemporanea. Questa analisi globale può aver sollecitato nei meno attenti la credenza che quanto veniva fatto a Lucca avesse risvolti soprattutto nostalgici e rievocativi, oppure genericamente promozionali. Questo errore di valutazione, procurato dall'entusiasmo spesso acritico dei più accesi "fans" del fumetto, ha sollecitato in molti il disegno di utilizzare il Salone come palestra di ambizioni abbastanza scoperte e come passerella per l'ottenimento di una facile affermazione. Il principio contestabile che il Salone dovesse aprire le proprie porte a tutti coloro che operano nel settore ed in misura direttamente proporzionale alle copie vendute o alle tavole pubblicate, ha rappresentato una delle radicate convinzioni di quanti hanno sempre guardato alla critica e alla cultura come un male naturale dal quale bisogna girare alla larga. A meno che, opportunamente strumentalizzate, non rappresentino un utile trampolino per concreti e commisurabili traguardi.
Questi pregiudizi, assolutamente ingiustificati, si sono spesso scontrati durante le edizioni passate con la realtà di un'operazione che partiva da presupposti del tutto diversi. Da questo impatto, che mandava disilluse alcune aspettative, sono scaturiti malumori e frustrazioni, sospetti e incomprensioni, giustificabili solo se si ammetta come attenuante la disattenzione su quanto è stato detto, recitato e scritto da otto anni nelle edizioni del Salone. La manifestazione ha sempre proposto, a quanti le si sono affollati intorno, una chiara ipotesi di lavoro: operare un intervento efficace in un settore che per le sue caratteristiche di fruibilità e di diffusione rappresenta, insieme al cinema e alla televisione, uno dei fenomeni eclatanti della nostra epoca; favorire negli autori la presa di coscienza della propria condizione di operatori culturali; sollecitare nei produttori l'ambizione a svolgere compiutamente la loro funzione sociale e infine fornire al più vasto pubblico dei lettori gli strumenti per operare una scelta critica, libera e motivata.
E' chiaro che , in una prospettiva cosė delineata, lo spazio per generici interventi o episodiche adesioni finisce per essere estremamente limitato. Nello stesso tempo, è auspicabile la presenza e la collaborazione di quanti sono interessati ad un programma del genere o comunque a parte di esso.
In questo senso, il Salone, che non è una entità astratta, può acquisire nel suo ambito altre forze tese al conseguimento delle finalità proposte. La manifestazione non ha bisogno di un passivo e occasionale pubblico, ma di partecipazione attiva e consapevole e di rigeneranti apporti di idee.

Rinaldo Traini


8° ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DEI COMICS

I momenti magici dei comics a cura di Claudio Bertieri, Henri Filippini, Claude Moliterni e Rinaldo Traini

4° Mostra Internazionale dei Cartoonists

Personale di Franco Caprioli a cura di Rinaldo Traini

Personale di Guido Crepax a cura di Rinaldo Traini

Personale di Nedeljko Dragic a cura di Rinaldo Traini

"Sturmtruppen" spettacolo teatrale di Marina Faggi e Nino De Tollis

Montaggi sonorizzati a cura di Claude Moliterni e Pierre Couperie: "Agar" (Moliterni/Gigi), "Baba Yaga" (Crepax)

"Tac au Tac" a cura di Jaen Frapat
Crepax-Maroto-King, Buscema-Druillet-Hogarth, Bretecher-Hart-Parker, Forest-Gigi-Steranko, Giraud-Pratt

" Gulp ! " a cura di Giancarlo Governi e Guido De Maria

Programmi cinematografici

8° TAVOLA ROTONDA INTERNAZIONALE SULLA STAMPA A FUMETTI

"10 anni dopo Diabolik"

Fausto Antonini " Il modello e gli imitatori"
Michele De Luca "10 anni di fumetti per adulti"

Comunicazioni

Jean-Pierre Dionnet "L'underground USA"

Vera Horvat-Pintaric "L'opera grafica di Dragic"

David Pascal "The art of the comic-strip"

Pierre Couperie "Comic art in America"
Claude Moliterni "I fumetti gialli 1930/34"

Incontro col cartoonismo americano
Mort Walzer, Jack Tippitt, Al Williamson, Brant Parker, Alfred Andriola, Larry Katzman, David Pascal

Rapporto sulla stampa a fumetti 1972

Andrè Leborgne "I fumetti belgi"
Francisco de la Fuente "I comics in Spagna"
Henri Filippini "16 milioni di copie al mese"
Ernesto G. Laura "I fumetti italiani"

1° MEETING INTERNAZIONALE SUL CINEMA DI ANIMAZIONE

Rassegna Internazionale della produzione 1971/72 con la collaborazione dei festival di Annecy e di Zagabria

Mostra storica dell'animazione bulgara a cura di Claudio Bertieri

Personale di Yoji Kuri a cura dell'Autore

Personale di Raoul Servais a cura di Flavia Paulon

Ricordo di Nino Pagot a cura di Attilio Giovannini

I maestri degli Anni Venti selezione del programma "Mille e una sera" (Rai-Tv): Alexandre Alexeieff - Lotte Reiniger - Oskar Fischinger

Panorama internazionale

I PREMI DEL SALONE

Yellow Kid e Guinigi per l'autore italiano: a Guido Crepax
Yellow Kid e Gran Guinigi per il disegnatore italiano: a Grazia Nidasio
Yellow Kid e Gran Guinigi per l'editore italiano (settore libri): alla Arnoldo Mondadori Editore
Yellow Kid e Gran Guinigi per l'editore italiano (settore periodici): non assegnato
Yellow Kid e Gran Guinigi per l'autore straniero: a Nikita Mandria (Francia)
Yellow Kid e Gran Guinigi per il disegnatore straniero: a Brant Parker (USA)
Yellow Kid e Gran Guinigi per l'editore straniero: alle Editions du Lombard (Francia) per il settimanale "Tintin"

Giuria
Vera Horvat-Pintaric (Iugoslavia), Giannalberto Bendazzi, Michel Lieurè (Francia). Luis Gasca (Spagna), Kosei Hono (Giappone), Max Massimino-Garnier (presidente), Claudio Bertieri, Gianni De Luca, Vasco Grana (Portogallo), Claude Moliterni (Francia), David Pascal (USA), Hugo Pratt, Rinaldo Traini (segretario)

Yellow Kid "una vita per il cartooning": il Direttivo del Salone lo assegna a Hergè (Belgio)
Premio della Critica: all'opera "Comics" di Walter Herdeg e David Pascal, edita da "The Graphic Press" (Svizzera)

Il premio assegnato dai giornalisti accreditati

Lucca muta testata: diviene il "Salone Internazionale dei Comics e del Cinema di Animazione". La prima mostra storica del cinema disegnato spetta alla Bulgaria, le "personali" a Yoji Kuri, Raoul Servais e Nino Pagot. A contorno stanno il Fritz di Crumb, un ricordo di Fleischer (scomparso di recente) ed una rivisitazione dell'opera scritta e disegnata di Dino Buzzati, Mentre le Sturmtruppen salgono in palcoscenico, e divertono, gli esperti indagano il settore del fumetto "nero", dieci anni dopo la nascita di Diabolik. Se la mostra di Dragic salda definitivamente il rapporto cinema animato-comics, la televisione accampa sostanziosi diritti con una serie di incontri che testimoniano la notevole varietà delle proposte: "Mille e una sera", "Gulp!", "Gli Shadock", "Tac au Tac", serial "Jeff Hawke", film "Tintin". Nasce lo Yellow Kid "una vita per il cartooning" e giustamente premia Hergè.
C.B.